ALLA SCOPERTA DEGLI ALBERI PIU' BELLI DEL MONDO

23:10 sfumatureverdi 0 Comments



A volte ci sorprendiamo di quante meraviglie la natura sia in grado di creare! 
Sapevate che al mondo esistono molti alberi in grado di mozzare il fiato? Godetevi lo spettacolo!



GLICINE DI 144 ANNI - Giappone


Questo magnifico glicine dal colore rosa e viola si trova all'Ashikaga Flower Park in Giappone. Risale al 1870 e si estende un sorprendente 1.990 metri quadrati.


VIALE DEI CILIEGI - Bonn (Germania)



L’EUCALIPTO ARCOBALENO


L’Eucalyptus deglupta cresce nelle FIlippine, in Indonesia e alle Hawaii. Può raggiungere un’altezza di 70 metri e un diametro di due metri. La sua corteccia si sfalda naturalmente in momenti diversi e in più punti del tronco portando alla luce gli strati nascosti del legno. La corteccia più interna è verde brillante e si scurisce con il passare del tempo assumendo toni violacei, rosso, arancione, marrone, viola e blu. Un vero e proprio arcobaleno!


L’ALBERO SANGUE DEL DRAGO - (YEMEN)


La Dracena cinnabari prende il nome dalla linfa rossa che produce. L'albero produce anche una piccola frutta a bacca che ha 1-3 semi, che sono tipicamente consumati da uccelli e altri animali selvatici.


BAOBAB - (MADAGASCAR)


Baobab è il nome comune per gli alberi del genere Adansonia ed è anche conosciuto come albero della vita (grazie alla polpa dei suoi frutti), albero bottiglia, albero a testa in giù e albero del pane scimmia. I baobab sono una risorsa incredibile per coloro che gli vivono vicino: infatti ottengono cibo attraverso i frutti e semi, acqua dolce con l'acqua piovana che rimane intrappolata nei tronchi, cure medicinali attraverso le foglie, fibre per tessuti.


THE DARK HEDGES - (IRLANDA)


Questi faggi sono stati installati nel XVIII secolo dalla famiglia Stuart. Nel corso degli ultimi 300 anni gli alberi di faggio che ornano entrambi i lati della strada si sono curvati verso l’interno in modo quasi “magico”, intrecciandosi gli uni agli altri, a creare un tunnel ad arco naturale dove si creano meravigliosi giochi d’ombra e di luce tra i rami.


THE PRESIDENT - (CALIFORNIA)



Questo albero sequoia gigante è conosciuto come Il Presidente è il terzo più grande del suo tipo trovato in tutto il mondo


VIALE DI JACARANDA - (SUD AFRICA)



ARBOR DEL TULE - (MESSICO)


Questo Taxodium mucronatum misura 41 metri di altezza e ha una circonferenza di 42 metri. La sua età esatta non è nota. Le stime vanno 1.200-3.000 anni


IL VIALE DI TASSI (INGHILTERRA)


L'ALBERO DEL CETRIOLO

Dendrosicyos socotranus Ã¨ una pianta della famiglia Cucurbitaceae, unica specie del genere Dendrosicyos.

È endemico di Socotra, isola principale dell'omonimo arcipelago al largo dello Yemen.


VIALE DELLE QUERCE (CAROLINA DEL SUD)


LA QUERCIA ANGELO (CAROLINA DEL SUD)





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❄ BUON NATALE ❄

18:07 sfumatureverdi 0 Comments


Tanti auguri di Buon Natale alle lettrici e ai lettori di Sfumature Verdi!!!! 
                                                                                          Carlotta


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SFUMATURE INVERNALI PER UNA NUOVA FIORIERA

16:59 sfumatureverdi 0 Comments



E’ sempre importante ricordarsi che non sono solo le grandi fioriture a rendere speciale il nostro balcone o giardino. Spesso anche il fogliame ha grande valore ornamentale.

In una stagione come l’inverno in cui le fioriture scarseggiano diventa molto divertente cimentarsi in nuovi esperimenti!


Quest’anno ho deciso di comporre due vasche di colori molto tenui: verde, bianco, argento e rosa. 


La prima vasca è composta dall’edera, dall’abelia variegata, dal rosmarino e da un timo variegato. 


La seconda comprende invece altre due edere di diverse varietà, due piantine di senecio e una campanula.

I rami delle diverse varietà di edera si allungheranno andando a creare un contorno verde screziato di giallo.



L’abelia, quando crescerà, con le sue foglie variegate di rosa costituirà un elegante sfondo per la composizione


La campanula ancora fiorita è candida come la neve che tra poco arriverà


Il timo verde scuro che si colora di giallo. Questa pianta tappezzante andrà presto a coprire gli spazi vuoti del vaso


L’argento delle foglie senecio, morbide e decorative danno un tocco in più alla composizione.






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LE SIEPI MISTE: IL FASCINO DELLA VARIETA'

23:34 sfumatureverdi 0 Comments


La siepe è una struttura lineare costituita da specie vegetali arboree ed arbustive. Essa costituisce un ecosistema di grande valore, soprattutto quando inserita in contesti territoriali molto degradati dal punto di vista biologico (aree destinate all'agricoltura intensiva, zone industriali, ambiente urbano, margini di infrastrutture, margini di corsi d'acqua artificializzati).
Le piante da siepe rappresentano una soluzione valida per delimitare i confini dei nostri giardini, come riparo dal vento o dai rumori, per nascondere zone particolare o antiestetiche (muri o reti) o semplicemente come elemento ornamentale.

Le piante utilizzate per comporre una siepe sono varie, alcune sono sempreverdi, alcune sono arbustive, altre rampicanti, talune possiedono fioriture spettacolari.


Le siepi si differenziano in formali e informali (o miste). Le prime sono squadrate, ordinate, geometriche, realizzate con specie sempreverdi, accuratamente potate e regolate. Sono per esempio quelle che si ammiriano, nei giardini storici di Boboli (Firenze), di villa Lante a Bagnaia (VT), di Versailles.

Nei nostri giardini è ricorrente vedere questo modello di siepe; assai meno comune è invece la siepe “informale”, di derivazione inglese, che è per definizione irregolare, fiorita e colorata.

La siepe informale Ã¨ composta da specie arbustive differenti per dimensione, forma e colorazione, alcune sempreverdi, altre caducifoglie. Le piante vengono accostate in modo tale che i margini siano irregolari, che sia di altezze differenti, che le fioriture siano scalari nel corso delle stagione in modo che si vengano a creare punti focali che attirino lo sguardo in ogni momento dell’anno.


Le siepi informali, oltre ad essere molto affascinanti per la varietà di fiori, bacche e colori, sono un buon frangivento e nello stesso tempo un ottimo habitat per uccelli e insetti.


Tutte le piante da fiore possono teoricamente essere utilizzate per realizzare una siepe mista. Sarebbe utile utilizzare specie vegetali che, oltre ad essere interessanti dal punto di vista ornamentale, abbiano anche una notevole valenza ecologica.


Specie vegetali da utilizzare in una siepe mista:

Acer campestre
Amelanchier canadensis
Arbutus unedo
Buddleja davidii
Crataegus monogyna
Carpinus betulus
Prunus avium 
Cornus mas
Berberis vulgaris
Hibiscus spp
Euonymus europaeus 
Viburnum lantana
Ligustrum vulgare
Malus sylvestris
Weigelia florida
Symphoricarpos
Corylus avellana
Prunus spinosa
Philadelphus spp
Rosa canina
Rubus ulmifolius
Sambucus nigra 
Rhamnus catharticus

Syringa microphylla 

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L'ORTO BOTANICO DI NAPOLI

13:59 sfumatureverdi 0 Comments


L’Orto Botanico di Napoli fu fondato agli inizi del XIX secolo, periodo in cui la città era dominata dai Francesi; questi ultimi realizzarono il progetto che stato concepito in precedenza da Ferdinando IV di Borbone.
Gli architetti incaricati del progetto furono Fazio e Paoletti; il primo realizzò la facciata monumentale, con il viale principale che conduce all’edificio Castello, il Castello (sede dell’Istituto)  e la serra denominata "Stufa temperata". L’architetto Paoletti invece si dedicò alla progettazione e alla realizzazione della parte inferiore dell'Orto.

Il primo direttore dell'Orto Botanico fu Michele Tenore, appassionato di  Botanica che  organizzò l'Orto in modo del tutto nuovo rispetto ai precedenti “Giardini dei semplici” e che durante i 50 anni di direzione arricchì le collezioni dell'Orto, arrivando a contare circa 9.000 specie vegetali coltivate. All’interno dell’Orto venne pianificata anche la ricerca scientifica, la raccolta e coltivazione di molte di piante medicinali e specie vegetali esotiche.

Queste ultime venivano di solito acclimatate nella “Stufa temperata” e nella “Stufa calda”, che nel 1818 venne costruita vicino alla prima.

A Michele Tenore successe Guglielmo Gasparrini che fece risistemare alcune aree dell’Orto quali l'arboreto, l'agrumeto e il “frutticeto; fu poi creata una “Valletta" per la coltivazione di piante alpine e costruita una nuova serra riscaldata, in sostituzione della precedente. Il nuovo direttore si occupò anche della sistemazione del Museo botanico e dell'ordinamento dell'erbario .

Negli anni successivi i direttori che si susseguirono ampliarono ulteriormente l’Orto, arricchendolo di nuove collezioni di piante ,tra cui le xerofite e le succulente, le piante lacustri e le officinali.

Durante la guerra gran parte delle coltivazioni e delle strutture (che vennero utilizzate ad uso militare) furono gravemente danneggiate dai soldati e dai bombardamenti; l’Orto era spesso invaso anche dalla popolazione che cercava in questo luogo rifugio e acqua. Durante l'occupazione delle truppe alleate i prati furono addirittura ricoperti con cemento o sterilizzati e utilizzati come parcheggio per gli automezzi militari.

La rinascita dell’Orto botanico fu lunga e difficoltosa ma negli anni ’60 finalmente ritornò agli antichi splendori dotto la direzione di Aldo Merola. Il nuovo direttore si preoccupò soprattutto di potenziare il ruolo didattico dell’Orto, assegnando a tutte le piante un’etichetta riportante i dati tassonomici e di distribuzione delle singole specie, creando nuove zone espositive e riorganizzando alcuni settori preesistenti seguendo in alcuni casi un criterio sistematico, in altri un criterio ecologico.



L’area delle Pinophyta, l’agrumeto, la vaseria e il palmeto costituiscono esempi di zone a carattere tassonomico, mentre il “deserto”, la “torbiera”, la “spiaggia” e la “roccaglia” rappresentano aree a carattere ecologico in cui si è tentata la ricostruzione di ambienti naturali.  



Oggi l'Orto botanico di Napoli si sviluppa su una superficie di quasi 12 ettari conta circa 25mila esemplari di 10mila specie diverse, provenienti da ogni parte del mondo. 

Le collezioni vegetali sono presentate secondo tre criteri: ecologico, sistematico  ed etnobotanico. 



Dei suddetti raggruppamenti, possiamo citare ad esempio il “deserto”, la “spiaggia”, la “torbiera”, la “roccaglia”, l'area della macchia mediterranea, le vasche di piante acquatiche, il filiceto (criterio ecologico), l'area delle Pinophyta, l'area delle Magnoliophyta, l'agrumeto, il palmeto (criterio sistematico), la sezione sperimentale delle piante officinali (criterio etnobotanico).
Interessanti sono anche i complessi di serre e il museo di Paleobotanica ed Etnobotanica, ospitato nel Castello seicentesco.



Oggi l’Orto botanico di Napoli, oltre alla coltivazione e alla presentazione a fini museologici delle collezioni e lo svolgimento di manifestazioni artistiche e culturali, si occupa anche di ricerca, di conservazione di specie rare o minacciate di estinzione e di didattica.












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AZIENDA AGRICOLA MAURIZIO FELETIG

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Il Vivaio di Maurizio e Alessandra Feletig si trova ad Arignano, nelle colline del Chierese.



E’ un vivaio specializzato in rose antiche e arbusti ornamentali da bacca: il suo catalogo offre la scelta tra circa 270 varietà di rose fra antiche e botaniche,  sia a cespuglio che sarmentose o ramblers;  inoltre propone circa una cinquantina di arbusti da bacca perfetti per i paesaggi autunnali.












Nel  vivaio si tengono periodicamente dei corsi relativi alla potatura, alla riproduzione e alla coltivazione delle rose tenuti da Maurizio.


Inoltre due volte all’anno il vivaio apre le porte per un intero weekend permettendo di ammirare lo spettacolo della fioritura delle rose in primavera, e dell’esplosione di colori delle bacche in autunno; 

in queste giornate vengono ospitati altri vivaisti, vengono esposte collezioni di abiti e accessori  di vario genere, e spesso vengono organizzati brevi corsi (corsi di fotografia, acquerelli botanici).
Le ceramiche di Maria Rosa Bonatelli
https://www.facebook.com/mariarosabonatelli 


La cascina della Rocca, intorno alla quale si estende il vivaio,  è contornata da un delizioso giardino in cui gli ospiti dei corsi, delle giornate in vivaio e tutti i clienti possono passeggiare ammirando le rose e le bacche, oltre a una collezione di arredi per il giardino, dalle casette e mangiatoie  per uccellini, raccolte negli anni dai proprietari.


E potranno godere della splendida ospitalità di Alessandra che non fa mai mancare the, torte e biscotti a tutte le ore nella sua accoglientissima abitazione.


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