TINTURE DI FIORI
La tintura dei filati di lana e cotone con coloranti naturali,
ottenuti da fiori, fogli, bacche e corteccia di piante è un procedimento
antichissimo, che viene ancora utilizzato per prodotti naturali e ecologici.
Quando si usa una tintura a basa di fibre vegetali , o fiori,
non si può mai sapere cosa si ottiene!
Inoltre i risultati possono variare molto a seconda se si usa la
pianta fresca o essiccata o fermentata.
I tessuti e le fibre che meglio si prestano alla colorazione
naturale sono la lana, la seta e il cotone.

Il potere colorante di una pianta può essere influenzato da diversi fattori, come il clima, il momento in cui avviene la raccolta, la conformazione del terreno. Per esempio è meglio cogliere i fiori alla mattina, per i frutti e le bacche bisogna sempre attendere la piena maturazione, mentre le radici e le cortecce si possono utilizzare ad inizio primavera
Per quanto riguarda la tecnica solitamente è
necessario portare ad ebollizione le parti con proprietà tintorie
della pianta e poi immergervi il capo.
Realizzando poi una soluzione composta da una parte di aceto
bianco e da quattro parti di acqua, si può fissare il nuovo colore sul tessuto.
Prima della tintura, per rendere le fibre recettive al colore,
si può utilizzare l’allume di rocca (o del sale da cucina) in un procedimento
chiamato mordenzature.
Le piante e i fiori che si possono utilizzare sono tantissimi e
i risultati saranno sempre diversi.
Eccovi qualche esempio:
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Coreopsis |
Con i fiori di coreopsis si ottiene un bellissimo colore rosato,
come anche dalla kerria japonica
dalla cipolla e dal mallo di noce, dai petali di
rosa rossa e della salvia si posso ottenere il giallo ed il marrone;
dalle foglie dell’ortica e della menta si ha il verde; la camomilla ci regala un bel giallo, come anche la
ginestra dei tintori e il tagete
La Robbia tintoria permette di ottenere il rosso
Il colore blu deriva sostanzialmente da due fonti vegetali:
l’Isatis tintoria e l’Indigofera tinctoria.
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Isatis tintoria |
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Indigofera tinctoria |
Il colorante blu si estrae dalle foglie raccolte durante il
primo anno di vita. Dopo macerazione e fermentazione in acqua si ottiene una
soluzione giallo-verde che agitata e ossidata fa precipitare i fiocchi d’indaco
(indigotina). È un colorante molto solido, utilizzabile nella tintura dei
tessuti – è stato il colorante dei jeans.
La Reseda luteola è una pianta erbacea biennale,
spontanea più o meno in tutte le regioni italiane, nota fin dall’antichitÃ
(insieme alla robbia e al guado costituiva il gruppo dei tre colori primari)
per la proprietà di tingere di giallo. E anche se la maggior parte delle
sostanze naturali, se tingono, lo fanno in una gamma di colori tendenti al
giallo, quello della reseda è un colore davvero squillante!
Quindi non abbiamo che l’imbarazzo della scelta per i colori!
Possiamo tingere indumenti come magliette, pantaloni, gonne ecc.
ma anche filati di cotone , lana e seta da utilizzare poi per lavorare a maglia
o uncinetto.
A tale proposito nell’isola di Sky in Scozia una ditta da anni
tinge le lane, ottenute da pecore scozzesi locali, con colori naturali ottenuti
da fiori, bacche e foglie con risultati straordinari.. le lane Shilasdair
sono famose in tutta Europa per i fantastici colori.
La foto con tutte le matasse in cerchio è mia.... Mi sarebbe piaciuto almeno la richiesta x utilizzarla.... Viviane Vialle
RispondiEliminaTinturanaturalelana. It