ASSOCIAZIONE TRA RAMPICANTI


Le piante rampicanti sono utilizzate nell’architettura di giardini e terrazzi per la loro capacità di espandersi in verticale e attaccarsi a sostegni: sono quindi ottime soluzioni per la  copertura e separazione di spazi: copertura ad esempi di muri, di reti (soprattutto dove si vuole evitare l’uso di siepi barriera che portano via molto più spazio), separazione di zone di terrazzi  o di giardini facendole arrampicare su tralicci di altezze diverse.
Peraltro molte rampicanti sono piante con bellissime fioritura e possono essere inserite nel paesaggio come elementi decorativi facendole arrampicare su ringhiere, su palizzate, e su alberi.

Una pianta rampicante va scelta in base all’utilizzo che se ne vuol fare: rampicanti sempreverdi e a crescita veloce sono fondamentali per una barriera verde “definitiva” e quindi edere e, in zone non troppo fredde, rincospermi e i caprifogli  sono la soluzione per coprire muri o zone che non si vogliono avere sotto lo sguardo. Rampicanti come Parthenocissus e Amelopsis (vite canadese e americana) che perdono le foglie in inverno sono da preferire in angoli in cui si vuole più colore e passaggio di luce; anche alcune rose rampicanti vigorose sono utilizzabili in questi casi, così come i caprifogli, e le Campsis radicans (le bignonie) coloratissime in estate.



Vertical Shutter Garden by Hideo Kumaki
Può essere anche interessante associare tra loro piante diverse per ottenere effetti piacevoli: ad esempio una rosa rampicante, una clematide o un convolvolo associata a un’edera permette di avere una cortina di verde fitto con una nota di colore.
Alcune piante rampicanti associate tra loro hanno uno spettacolare effetto decorativo: rose e clematis sono un esempio classico.

Ecco qualche idea!!

Per un muretto in ombra o mezz’ombra:


Hydrangea Petiolaris 

Hydrangea Petiolaris associata a  Clematis 'Nelly Moser' e Clematis 'Hagley Hybrid': l’Hydrangea coprirà il muro di verde con leggera fioritura primaverile – estiva bianca , le clematis daranno un tocco di colore con i grandi fiori in entrambi i casi rosa tenue; associandole si assicura un effetto fiorito dalla primavera all’autunno.


Clematis 'Hagley Hybrid'
Clematis 'Nelly Moser'
Hydrangea Petiolaris ha la capacità di aggrapparsi da sola al supporto ed è perfetto rampicante per muri e parti in ombra. Rustica e adattabile ad ogni terreno, anche calcareo presenta rapida crescita in senso orizzontale e verticale. Ha foglie caduche, verde brillante e infiorescenze bianche in estate.

Hydrangea Petiolaris

Per una balconata, una lunga ringhiera, o tralicci e pali al sole o mezz’ombra:
Rosa Philips Kiftsgate


Alcune rose rampicanti vigorose come la Rosa Philips Kiftsgate, rosa climber antica, con fiorellini bianchi riuniti a grappoli e profumo di mela, o Alberic Barbier, bocciolo giallo 
Rosa 'Alberic Barbier'

chiaro, fiore bianco e fogliame verde brillante, hanno una grande capacità di espansione e fioriture primaverili abbondantissime. Amano il sole pieno e possono essere associate a clematidi, esempio una Clematis  'Multi Blue' o 'Ville de Lyon', a fioritura estiva per avere una nota colorata in mezzo al fogliame delle rose.


Clematis  'Multi Blue'
 
Clematis 'Ville de Lyon'
Molte varietà di rose sono rampicanti, o meglio sarmentose in quanto non hanno la capacità di aggrapparsi a supporti ma devono essere in qualche modo guidate con lacci o sostegni. In linea di massima come tutte le rose sono rustiche, preferiscono posizioni soleggiate, sono sempreverdi o semi sempreverdi e portano fioritura più o meno durature.


Alcune, come le Rose Banksiae, hanno crescita molto rapida e fioritura primaverile , mentre altre come ad esempi Claire Matin fioritura continua ma minor capacità di crescita.


Rosa 'Claire Matin'

Rosa Banksiae
Per pareti soleggiate e riparate:

Actinidia kolomikta
una pianta speciale, poco conosciuta ma veramente scenografica è Actinidia kolomikta, una  cugina del Kiwi, caratterizzata dal fogliame verde con  screziature  che vanno dal bianco al rosa salmone. Si avvolge delicatamente ai sostegni e cresce fino a formare un grande cuscino variopinto. Un abbinamento interessante che potete provare è con il caprifoglio.

Lonicera caprifolium
Lonicera caprifolium Ã¨ un arbusto rampicante vigoroso, rustico con la capacità di abbarbicarsi a ogni sostegno trovi; ha foglie semi caduche (in inverni freddi perde le foglie mentre in climi più miti si comporta da sempreverde) e fiori bianco panna  che virano al giallo molto profumati duraturi in estate. Alcune varietà come la Japonica hanno fiori rosati o di altri colori.


Predilige posizioni soleggiate e terreni ricchi. Può produrre molti metri di vegetazione nuova ogni anno.

SEPARE' VEGETALE

Si è svolta a Venaria dal 30 maggio al 2 giugno la seconda edizione di Ortinfestival, manifestazione che si svolge nella splendida cornice del Potager Royal della Reggia  e che ha come tema centrale gli orti e i prodotti della terra.


Tra i moltissimi espositori di prodotti alimentari di ogni genere e vivaisti hanno trovato spazio anche alcuni designer e paesaggisti che hanno portato i loro progetti  riguardanti orti e giardini



Il progetto di Sfumature Verdi di quest’anno si intitola SEPARE’AROMATICO, è una composizione di cassette in legno contenenti erbe aromatiche e fiori eduli, che ha la caratteristica di essere modulare e quindi poter essere strutturata  in diversi modi a seconda delle esigenze personali.





Può essere utilizzata in balconi o terrazzi  come elemento di separazione di piccoli spazi o lungo le ringhiere come una fioriera; anche in piccoli giardini può risultare utile per la separazione di zone diverse, o lungo reti di confine o ancora contro muri e ringhiere.







E’ perfetta per contenere erbe aromatiche, ma si può anche utilizzare i contenitori per piantine da orto, da piccoli frutti o piante fiorite.

IL GIARDINO BOTANICO DI VILLA BRICHERASIO




Villa Bricherasio si trova a Saluzzo ed è circondata da un bellissimo parco di 12.000 mq frutto della passione di Domenico Montevecchi, frutticoltore saluzzese che, negli anni, ha dato vita a questo giardino creando un vero e proprio giardino botanico. Il microclima della zona, particolarmente mite, si è rivelato adatto anche a specie provenienti da altre aeree climatiche  che temono il gelo. 



Il parco, in cui convivono piante di aree geografiche molto lontane tra loro,

è suddiviso in tre distinte zone fitoclimatiche: quella mediterranea, vicino all'abitazione, quella temperata fredda, e quella continentale.

L'aspetto generale è quello di un giardino informale inglese, in cui sono inserite moltissime varietà di piante provenienti da tutto il mondo, con accostamenti molto particolari.
Il giardino si articola in terrazzamenti collegati tra loro con un ingegnosa rete di canalizzazione per assicurare un buon drenaggio e da un percorso ben definito che si articola tra bordure miste, piccoli specchi d’erba, collezioni botaniche.

Questo giardino è composto da tanti piccoli compartimenti collegati tra loro da una trama fantastica.


La parte inferiore del parco, che occupa una superficie di circa 6000 mq, è quella che Domenico Montevecchi confessa essere la sua preferita ed è stata realizzata con la tecnica delle mix borders. Le bordure miste, composte da specie vegetali perenni ed arbustive, garantiscono spettacolari fioriture alternate in ogni periodo dell’anno.
Ogni stanza a cielo aperto è intervallata da “spazi di respiro” rappresentati da 11 prati che permettono ai visitatori di sostare, di osservare meglio le specie botaniche ma anche di estendere lo sguardo oltre prospettive successive.

Questa parte di giardino comprende oltre 6000 piante appartenenti a circa 600 differenti specie vegetali.




Le specie vegetali presenti sono divise in diverse zone: si può ammirare la zona dei bambù, delle camelie, delle ortensie, la collezione di rose botaniche inglesi solo per citarne alcune.
Da segnalare l'alpineto, ove sono presenti  oltre mille specie di Crassulacee.

Tra le piante arboree ed arbusti ci sono alcune varietà di pregio, come il Cinamomum Canfora, la Firmiana Simplex, il Cupressus casmirianum, oltre agli eucalipti provenienti dalla Tasmania e dalla Nuova Zelanda.

Abbiamo ammirato la insolita collezione di Sambucus nigra tra cui il  Sambucus nigra "Tenufolia"  e Sambucus nigra "Variegatum".


Bellissime le mille piante di Geranium di moltissime varietà che fanno capolino in mezzo ad altri  arbusti riempiendo ogni spazio vuoto e creando macchie di colore a lato dei sentieri.




Pergolati di rose e  roseti sono presenti in  varie parti  del giardino mescolati ad altri rampicanti tra cui segnaliamo l’Aristolachia japonica e contornati da numerosi  cespugli tra cui quelli di Hydrangea di molte varietà.    




Nel periodo estivo, la zona continentale sembra un paesaggio tropicale: presenti in gran numero le Gunnera Manicata del Brasile che con le loro foglie enormi arrivano a consumare 800 litri di acqua al giorno: nel lago più grande, denominato Pantanal si ammirano le incredibili Victoria cruziana e  Victoria ‘Longwood Hybrid', mentre nel laghetto più piccolo l'Euryale ferox  ha grandi foglie con fiori blu-viola.



I laghetti sono contornati dalla  collezione di graminacee tra cui spicca l'Arundo donax variegato, le Calamagrostis acutiflora, le Carex buchanaii, le Festuca cinerea, il Panicum virgatum, i Pennisetum

Bellissima anche la zona denominata only blue in cui si ammirano arbusti ed erbacce tutti nei toni del blu , tra cui Caryopteris e Perovskia atriplicifolia.


Nel parco di Villa Bricherasio le foglie hanno il predominio sui fiori; il fascino delle foglie spesso per un giardiniere risulta superiore o quantomeno più intrigante di quello dei fiori, sicuramente più accattivanti ma più immediati e facili. Saper cogliere la bellezza sottile, l’eleganza e la seduzione del fogliame, ma soprattutto saperle interpretare in senso artistico richiede grande sensibilità estetica e forte competenza botanica.” (da “Un giardino coraggioso”

di Migliavacca S. e Fusaro D.)










LE PIU' INSOLITE.. DEL SOLITO



Con l'arrivo di marzo e di qualche giornata di sole viene subito voglia di fiori e colori e i fiorai sono colmi di primule coloratissime e bulbi di ogni genere, prime sentinelle della primavera in arrivo!
Ma quali scegliere? E se venisse voglia di trovare qualcosa di diverso?


Partiamo dalle primule:
Il genere Primula comprende moltissime specie di piante erbacee, perenni o annuali, diffuse in tutta l'Europa anche allo stato selvatico.

La più conosciuta da noi è la Primula vulgaris (o Primula acaulis), che si trova in ogni sottobosco a partire dal mese di Febbraio, con i fiori piccoli, giallo pallido e una rosetta di foglie verde brillante e rugose.





Le Primula polyantha ,derivanti da incroci con la P. vulgaris sono le più diffuse attualmente in vivai e presso i fioristi: piccole piante dai colori accesi, viola, giallo rosso rosa,  molto  adatte sia per il giardino che per l'appartamento.



Un po’ meno diffuse è più particolari sono altre specie botaniche di primula:

Primula obconica: perenne semi sempreverde originaria della Cina, abbastanza rustica, caratterizzata da una rosetta di foglie oblunghe, ovalate verde scuro, abbastanza coriacee, che raggiunge i 25-35 cm di altezza; i fiori sono riuniti in infiorescenze ad ombrella con  steli di circa 20 cm., e grande calice  di colore bianco o rosato.
Le varietà ibride hanno fiori dai colori molto vivaci, viola, rosa o lilla.
La fioritura è molto prolungata ,da fine inverno a inizio estate, se tenuta in semi ombra


Considerate in genere piante da appartamento, possono invece essere coltivate in terra e sopportano temperature fredde ma non rigide.


Primula malacoides: anch’essa originaria della Cina, altezza 20-25 cm, ha foglie picciolate con i margini dentati di colore verde pallido e nervature bianche, steli fiorali lunghi 30- 40 cm, con fiori
riuniti in infiorescenze bianco rosate.


Fiorisce abbondantemente da fine inverno ad aprile ed è molto apprezzata come pianta d'appartamento o da balcone, in quanto è delicata e patisce temperature basse.



Primula sinensis: come le precedenti arriva dalla Cina, altezza 25 -30 cm,ha foglie molto lunghe ricoperte da peluria e piccoli fiori variamente colorati. Utilizzata come pianta da appartamento o da balcone, come la precedente





Se poi si desidera scoprire nel proprio giardino all’inizio della primavera primule veramente insolite e particolarmente belle alcuni vivai specializzati offrono buona scelta:


Il vivaio "L'Erbaio della Gorra" a Casalborgone, in provincia di Torino (www.gorraonline.it), offre un'ampia collezione di primule veramente particolari tra cui la Primula denticulata 'Blue Selection', la Primula cortusoides, la Primula auricola ssp. baumhnii







il vivaio Priola (www.vivaipriola.it) ha in catalogo alcune primule tra cui molto belle la Primula 


auricola 'Marie Crousse', la Primula denticulata 'Rubin'.







I GIARDINI DELLA LANDRIANA




I giardini della Landriana sono annoverati tra i più bei giardini italiani


La Landriana è una proprietà rurale situata nei pressi di Ardea, sulla costa Laziale, a poche decine di chilometri da Roma acquistata nel 1956 dal Marchese Gallarati Scotti e sua moglie, Lavinia Taverna. 

Il giardino nacque quasi per caso: il progetto iniziale prevedeva  di piantare solo alcuni alberi per creare un po' d'ombra al casale e per frenare i fortissimi venti che soffiavano dal mare. 
Poi un giorno un'amica di famiglia donò a Lavinia Taverna una bustina di semi che furono seminati quasi per gioco: da essi non solo nacquero delle piantine ma soprattutto la  grande passione della Marchesa per il giardino. 
Per i primi anni il giardino non ebbe uno schema preciso , fino a quando la marchesa Lavinia decise  di chiedere aiuto al famoso architetto paesaggista inglese, Russel Page.


Russell Page arrivò alla Landriana nel 1967 e comprese subito che avrebbe dovuto imporre ordine e rigore alla grande collezione di piante della Marchesa e dare quindi al giardino una struttura molto forte e ben disegnata; decise di suddividere il giardino in spazi delimitati, dal disegno fortemente geometrico sottolineato da siepi e vialetti. 
Russel Page iniziò il suo lavoro suddividendo gli spazi in “ stanze” : per prime cose  disegnò una pergola da addossare al casale, un piccolo giardino con una vasca vicino alla sala da pranzo ed una grande bordura di piante grigie.


Poco più in là progettò un roseto formale (oggi Giardino degli aranci), un giardino per le collezioni (oggi Giardino degli ulivi) ed un rock garden.

Page tornò a La Landriana qualche anno dopo, scoprendo che la Marchesa aveva continuato a coltivare, al di fuori delle aree da lui disegnate, nuove piante, provenienti da aree anche molto diverse (dalle piante mediterranee, a quelle australiane, a quelle della California) e comprese che il suo schema iniziale avrebbe dovuto essere rivisto. I giardini furono ampliati e modificati con nuove collezioni di piante, tra cui eriche, ortensie, rose antiche e camelie, per soddisfare la passione botanica di Lavinia.




Seguendo il consiglio di Page la Marchesa disegnò lungo sul fianco della collina una scalinata rettilinea (l'attuale Viale Bianco) che scendesse nella zona inferiore, creò un lago artificiale, e continuò a disegnare giardini seguendo i consigli del maestro Russell Page. 
Dopo gli anni Ottanta furono  riviste  alcune zone del giardino, per organizzare con più attenzione il concetto delle stanze tematiche e per migliorare ancora gli accostamenti di forme, di fogliame, di tinte delle piante.


Sparirono i colori più sgargianti e le piante più esotiche per creare un giardino che riuscisse a proporre schemi di colore più delicati, giochi di pieni e vuoti accuratamente controllati con le potature, rigore nel disegno e controllo nella gamma di piante proposte. Fu così che nacquero alcuni fra i giardini più noti e belli come la Valle delle rose, il Viale bianco, il Giardino degli ulivi.


Molte delle piante coltivate sono state cambiate con gli anni; al contrario, però, l'organizzazione degli spazi del giardino ha resistito nel tempo.

Le ultime modifiche del giardino risalgono a pochi anni fa: a metà degli anni Novanta la bordura grigia di Page ,ormai soffocata dai pini, venne trasferita oltre la recinzione del giardino, in un'area completamente dedicata ad un vecchio frutteto.


Inoltre in quegli anni il giardino venne aperto al pubblico e ogni anno in primavera  e in autunno viene organizzata una mostra mercato di giardinaggio.


Con la scomparsa di Lavinia, nel 1997, l'espansione dei nuovi giardini venne sospesa ma il suo grande lavoro  ha lasciato a disposizione del pubblico un giardino unico in Italia, nel quale è possibile godere di un ambiente incantato. La Landriana costituisce infatti uno stimolo ed una fonte d'ispirazione preziosa per chiunque intenda avvicinarsi al giardinaggio.



Schema del Giardino


6. Viale dei Cipressi


Tra i muri di Pittosporum tobira una bordura di Liriope muscari punteggiata da cipressi.



19. La valle delle Rose “Mutabilis”


Una moltitudine di “Mutabilis” sopra un mare scuro di Ophiopogon japonicus. Sugli alberi di Melia azederach si arrampica una rosa tea ormai molto rara, la “Belle Lyonnaise”.

9. Valle delle Rose Antiche


Una valle di rose profumate che crescono in aiuole in forma libera, accompagnate da lavande, timi e nepeta. I toni delle rose vanno dal bianco candido ad ogni sfumatura di rosa e cremisi. Quando le rose prendono il loro riposo di mezz’estate, sorgono tra loro tanti arbusti fioriti di Pavonia rosea. La pavonia è un piccolo arbusto perenne della famiglia delle Malvaceae. I fiori sono rosa, simili a quelli dell’ibisco e presenta una fioritura molto prolungata.

8. Viale bianco
Una lunghissima gradinata fiancheggiata da largeh bordure di Iberis, Armeria, Gaura e Salvia leucantha come Rosa Romneya, Carpenteria, Hibiscus “White la France” Hoheria e Sorbus tutti sui toni del bianco e del rosa chiaro.

13. Vasca spagnola


Alti alberi di canfora racchiudono una stanza caratterizzata dalla presenza di una vasca. Le scarpate sono rivestite di Buxus; intorno alla vasca vasi a fioriture stagionali

12. Giardino all’italiana


Il regolare disegno dei quadri e dei rettangoli delle siepi di alloro, i quadrati di evonimo contornati di verbena lilla e le file di Magnolia grandiflora hanno reso questa stanza tra le più conosciute tra i Giardini della Landriana.

7. Giardino degli ulivi


Sotto i vecchi ulivi bordure miste cromposte da piccoli arbusti, erbacee perenni e bulbose, tutti con fiori sul lilla o giallo; tulipani, agli, Tulbanghia, varie Lamium, Salvie, Ruta graveolens, Phlomis fruticosa e Rose.

4. Giardino degli Aranci

Uno dei Giardini “formali” della Landriana; un rigoroso disegno geometrico che sposa le forme perfettamente regolari, a palla, degli alberetti di arancio e delle sfere di bosso ai loro piedi. 





2. Viale delle Rose “Bonica”   
Sulla sinistra della lunga prospettiva le “stanze” di Rose incorniciate da una siepe di Eyonymus japonicus microphyllus Variegatus; sulla destra cascate rigogliose di Convolvulus sabatius e Polygonum biflorum ed alcuni arbusti assai rari come Colletia cruciata e Budleya altenifolia. 

23. Collezione di Ortensie


Moltissimi esemplari di diverse varietà di Hydrangea macrophylla crescono sotto i pini appena fuori  al giardino


21. Il prato blu 


Un grande prato che ospita, come dice il nome, piante in prevalenza blu, messe in risalto dalla massa di rose “Swany” ed altre piante bianche. Poi ci sono Agapanthus, Salvia x Indigospire e Salvia misella ed anche piante semplici come le campanule e la Pervinca; ma l’orgoglio di questo giardino sono i Ceanothus, con la loro fioritura imbattibile di ogni tonalità di blu.

22. Il giardino Grigio


Alla Landriana è sempre stato presente un giardino grigio; oggi questa stanza si trova in un viale di ulivi dove si trovano splendidi Echium, i cisti, le lavande, tutte le artemisie, le Westringia e mille altre piante, comprese le rose “Iceberg”. E siccome l’acqua non deve essere mai lontana in un giardino mediterraneo, in fondo si nasconde la Fontana Segreta.

Altre stanze:

1. Cortile del Carrubo
Nell’ottagono centrale, sotto al carrubo, un denso tappeto di Lippia repens.

3. Giardino delle Eriche 
Una piccola giungla, tappezzata di mille eriche con molte piante australiane.

5. Giardino dei Viburnum
Un altro dei giardini formali in cui dominano la semplicità e le proporzioni: Viburnum tinus ed una massa di tulipani rosa ad aprile

10. Angolo delle Magnolie
La valle delle rose è confinata verso nord da un folto gruppo di magnolie, alcune a fioritura estiva come la rara Magnolia delavayi, altre a fiore primaverile.

11. Piccoli giardini formali
Sono a terrazza con piramidi di Trachelospermum Jasminoides.

14. Giardino dei Meli
Sotto gli alberi di meli ed alcuni ciliegi da fiore, dei Rhaphiolepis ed un tappeto di piccolissime margherite (Erigeron karvinskianus) e violette.

15. Il bosco
Collezioni di camelie affiancate da arbusti rari come Gordonia chrysantha, Enkianthus campanulatus e vari Cornus e Leucothoe e tutta una collezione di edere.

16. Il lago delle calle
I cipressi di palude, i Taxodium distichum, sono gli alberi più importanti del lago. Immancabili ed insolite sono le enormi foglie della Gunnera manicata.

17. Il bosco dei ciclamini
Un angolo molto tranquillo tappezzato con un fitto manto di Ciclamini.

18. Il prato dei Prunus
Un bello spazio aperto rallegrato dalla fioritura primaverile di Prunus padus e Prunus Accolade.

20. Il giardino della quercia


Helleborus, Narcissus e Bergenia crescono sotto l’ombra delle querce in compagnia di molti arbusti.