Progetti giardinI

19:08 sfumatureverdi 0 Comments



IL BIRDGARDEN: graditi ospiti nei nostri giardini




Il birdgarden è un giardino naturale, realizzato con specie vegetali spontanee che attirano uccelli, farfalle e altre creature selvatiche.
Per giardino naturale si intende un giardino in cui la vegetazione viene lasciata crescere in maniera ecologica, ossia con crescita spontanea e libera, senza il continuo intervento del giardiniere.
Esistono diverse tipologie di birdgarden e di cui vogliamo parlarvi.




Il birdgarden in vaso: non dovete scoraggiarvi se non avete un giardino, ma solo un piccolo terrazzo o balcone perchè anche piccoli spazi in cemento possono trasformarsi in oasi naturali. L’importante è scegliere le specie più adatte. 
Potreste realizzare il vostro birdgarden con piante aromatiche come il rosmarino, la salvia, la menta e l’origano, accostandole a piante erbacee quali il tasso barbasso, la primula, il crespino, la pimpinella, a specie arbustive come la sanguinella e rampicanti come il caprifoglio.



Il birdgarden condominiale: molti giardini condominiali sono destinati ad essere utilizzati come verde estetico in cui predominano le stesse comuni piante utilizzate in città come lauroceraso, magnolie, tuie e cipressi. Creare un birdgarden significa, invece, rendere lo spazio disponibile fruibile al massimo, sia da parte delle persone che degli uccelli. Un’ idea è quella di inserire qualche albero da frutto che, oltre a regalarci magnifiche fioriture (molto gradite anche agli insetti impollinatori) producono gustosi frutti che, se anche non raccolti dai condomini, diventano banchetto per i piccoli animali. 
Se questa nuova mentalità naturalistica si sviluppasse nelle nostre città i giardini condominiali, collegati tra di loro, creerebbero fasce di verde naturale interessanti anche dal punto di vista ecologico.

Il birdgarden di campagna: questo birdgarden dovrebbe integrarsi, nei limiti del possibile, con le caratteristiche dell’ambiente circostante e dovrebbe essere gestito con intelligenza e sensibilità.

Il birdgarden pubblico: gli spazi verdi pubblici all’interno delle affollate città devono rispondere alle esigenze di offrire ai cittadini luoghi di svago fisico, ma anche psichico. Il birdgarden pubblico potrebbe fornire ai frequentatori del parco la chiave di lettura per la conoscenza della natura.

Ma vediamo ora quali sono gli elementi essenziali di un birdgarden:
- la siepe, zona di rifugio per molti insetti, di tane per mammiferi, rettili e invertebrati, di nidificazione per alcuni uccelli e fornisce cibo per molti animali;

- l’albero, oltre a ossigenare l’aria e ad assicurare ombra offre anche cibo e e siti di nidificazione;
  • il prato, la bordura di fiori e la siepe di arbusti, meta preferita per molti insetti, specialmente le farfalle;
  • una fonte permanente di acqua, indispensabile sia per le piante che per gli animali che la utilizzano per fare il bagno e abbeverarsi;
  • attrezzature artificiali, come mangiatoie e casette per gli uccellini, da collocare specialmente durante il periodo invernale.




Ed ecco alcune delle specie vegetali adatte tra cui potete scegliere e che vogliamo consigliarvi per una perfetta realizzazione:

ALBERI E ARBUSTI

Acer campestre (Acero campestre)
Quercus robur (Farnia)
Crataegus azarolus (Agazzino)
Crataegus monogyna (Biancospino)
Lonicera sp. (Caprifoglio)
Hedera helix (Edera)
Viburnum lantana (Lantana)
Ligustrum vulgare (Ligustro)
Malus sylvestris (Melo selvatico)
Hippophae rhamnoides (Olivello spinoso)
Fraxinus ornus (Orniello)
Pyrus pyraster (Pero selvatico)
Populus alba (Pioppo bianco)
Populus nigra (Pioppo nero)
Prunus spinosa (Prugnolo)
Viburnum opulus (Viburno)
Rosa sp. (Rosa selvatica)
Quercus pubescens (Roverella)
Salix alba, S. caprea, S. cinerea (Salici)
Sambucus nigra (Sambuco)
Cornus sanguinea (Sanguinella)
Sorbus domestica (Sorbo domestico)
Sorbus torminalis (Sorbo selvatico)
Viburnum tinus (Viburno)
Vitalba (Clematide)
Cornus mas(Corniolo)
Corylus avellana (Nocciolo)
Prunus avium (Ciliegio selvatico)
Juniperus communis (Ginepro comune)
Ginestra comune (Spartium junceum)
Laburnum anagyroides (Maggiociondolo)
Malus sylvestris (Melo selvatico)
Taxus baccata (Tasso)
Tilia cordata (Tiglio)
ERBACEE E BULBOSE

Sedum acre (Borracina acre)
Capparis spinosa (Cappero)
Galanthus nivalis (Bucaneve)
Ajuga reptans (Bugula)
Campanula rotundifolia  (Campanella)
Centaurea scabiosa (Centaurea)
Hypericum perforatum(Erba di S.Giovanni)
Geranium pratense (Geranio dei prati)
Malva sylvestris (Malva)
Leucanthemum vulgare (Margherita)
Achillea millefolium (Millefoglie)
Narcissus pseudonarcissus (Narciso trombone)
Plantago major (Piantaggine maggiore)
Plantago lanceolata (Piataggine lanceolata)
Sanguisorba officinalis (Pimpinella maggiore)
Prunella vulgaris (Prunella comune)
Saxifraga granulata (Sassifraga granulosa)
Primula veris (Primula odorata)
Ranunculus acris (Ranuncolo acrea)
Taraxacum offcinalis. (Tarassaco)
Trifolium pratense (Trifoglio comune)
Veronica chamaedrys (Veronica comune)






L'ORTO DI CASA MIA

Secondo numerosi studi, attivitá come coltivare l'orto e praticare il giardinaggio hanno effetti così benefici da poter addirittura allungare fino a 2 anni la vita di una persona.

Questo post vuole essere per voi una piccola guida pratica per realizzare un orto biologico in giardino o semplicemente sul terrazzo di casa vostra.

L'orto biologico ha come scopo principale quello di tutelare la salute delle  persone e l'ambiente non utilizzando prodotti di sintesi ma imparando ad usare con buon senso la terra e i suoi prodotti.





LA SCELTA DEL LUOGO: per crescere e maturare, frutta e ortaggi necessitano di sole! É necessario quindi che voi scegliate un luogo ben soleggiato e allo stesso tempo riparato dalle gelate invernali.

Ricordatevi inoltre che avere orto non vuol dire per forza avere del terreno. Esistono infatti anche gli orti sul terrazzo!

Importantissima è anche la qualità del terreno, infatti per ottenere buoni risultati è necesasario che il suolo sia fertile (se si tratta di un terreno incolto da anni dovrete dedicargli uno scrupoloso lavoro preparatorio). In ogni caso aggiungendo del compost si va a rendere il terreno più produttivo, senza andare ad alterare la struttura del suolo.






LA SCELTA DEL DELLE PIANTE E DEL METODO DI COLTIVAZIONE: é consigliabile innanzitutto, come per i fiori del proprio giardino, scegliere delle specie adatte al clima in cui ci si trova così che possano crescere senza forzature e fruttificare per il più lungo arco di tempo possibile.
Per coltivare l’orto si può scegliere tra l'utilizzo delle sementi o delle piantine da trapiantare.
Le prime sono sicuramente più economiche e in commercio sono disponibili più varietà per ogni specie rispetto alle piantine già disponibili ad trapianto, ma sicuramente richiedono più lavoro ed esiste il rischio che la semina non vada a buon fine.
In generale, per la semina delle sementi si può seguire ciò che è scritto sulle bustine, considerando che i dati si riferiscono ad un clima medio come quello della pianura padana; per altre zone ci si deve adeguare al propio clima (per climi più miti infatti i lavori andranno anticipati e viceversa).
Per il trapianto i momenti migliori sono le giornate nuvolose o le ore di tardo pomeriggio e con terreno umido.

CURA DEL SUOLO
Ci sono diversi modi per innaffiare il proprio orto: dalla classica canna da giardino, agli irroratori a pioggia, al sistema a goccia, ai tubi forati. In ogni modo il momento migliore per fornire l’acqua al terreno è quando l’aria è fresca. Inoltre si consiglia di effettuare meno innaffiature ma più abbondanti piuttosto che frequenti e poco consistenti (ciò infatti favorirebbe la crescita di radici superficiali che rischiano di seccare).
La copertura del suolo, cioè la pacciamatura, è molto importante per evitare la perdita di calore e di umidà. E’ possibile pacciamare il terreno con residui vegetali (paglia, foglie d’albero infestanti estirpate, sfalci di prato). 
Il suolo può essere poi sostenuto con la fornitura di compost e altri concimi organici.


LA LOTTA AI PARASSITI
Contro gli insetti si può ricorrere a infusi naturali fai da te.
Pidocchi: macerato d’aglio (attenzione a non irrorarlo sulle parti della pianta che vanno consumate altrimenti sapranno d’aglio!)
Insetti: macerato d’ortica
Afidi: decotto di bucce di cipolla e infuso di artemisia
Funghi e marciumi: equiseto


L’ALTERNANZA DELLE COLTURE E LE CONSOCIAZIONI
Scoprire che ruotando le colture sullo stesso terreno questo non si inaridiva per l’eccessivo sfruttamento fu molto importante per la storia dell’uomo. Inoltre, alternando le coltivazioni si evita l’uso eccessivo di concime (nei terreni agricoli questo avviene ogni tre anni). Le specie da orto in tal senso vengono suddivise in tre categorie: forti consumatrici, medie consumatrici e deboli consumatrici. Facciamo un esempio pratico. Una zona dell’orto il primo anno viene coltivata con piante forti consumatrici (cavoli, patate, cetrioli, porri, sedani, zucchine e zucche); l’anno successivo la coltivazione verrà sostituita con piante medie consumatrici (aglio, carote, cipolle, barbabietole rosse, finocchi, lattughe, peperoni, ravanelli), il terzo anno con deboli consumatrici (leguminose in genere e erbe aromatiche) per tornare il quarto anno alla disposizione iniziale.
In alternativa  si può cercare di costituire una piccola biocenosi (complesso di popolazioni animali e vegetali che vivono e interagiscono tra loro nello stesso ambiente) in cui le piante vivano in consociazione. Con il termine consociazione si intende la coltivazione, insieme nella stessa aiuola, di ortaggi e specie da fiore che siano in grado di crescere in sinergia e trarre beneficio dalla vicinanza con altre senza ostacolarsi. 






0 commenti :