I GIARDINI DELLA LANDRIANA
I giardini della Landriana sono annoverati tra i più bei
giardini italiani
La Landriana è una proprietà rurale situata nei pressi di Ardea,
sulla costa Laziale, a poche decine di chilometri da Roma acquistata nel 1956
dal Marchese Gallarati Scotti e sua moglie, Lavinia Taverna.
Il giardino nacque quasi per caso: il progetto iniziale
prevedeva di piantare solo alcuni alberi per creare un po' d'ombra al
casale e per frenare i fortissimi venti che soffiavano dal mare.
Poi un giorno un'amica di famiglia donò a Lavinia Taverna una
bustina di semi che furono seminati quasi per gioco: da essi non solo nacquero
delle piantine ma soprattutto la grande passione della Marchesa per il
giardino.
Per i primi anni il giardino non ebbe uno schema preciso , fino
a quando la marchesa Lavinia decise di chiedere aiuto al famoso
architetto paesaggista inglese, Russel Page.
Russell Page arrivò alla Landriana nel 1967 e comprese subito
che avrebbe dovuto imporre ordine e rigore alla grande collezione di piante
della Marchesa e dare quindi al giardino una struttura molto forte e ben
disegnata; decise di suddividere il giardino in spazi delimitati, dal disegno
fortemente geometrico sottolineato da siepi e vialetti.
Russel Page iniziò il suo lavoro suddividendo gli spazi in “
stanze” : per prime cose disegnò una pergola da addossare al casale, un
piccolo giardino con una vasca vicino alla sala da pranzo ed una grande bordura
di piante grigie.
Poco più in là progettò un roseto formale (oggi Giardino degli
aranci), un giardino per le collezioni (oggi Giardino degli ulivi) ed un rock
garden.
Page tornò a La Landriana qualche anno dopo, scoprendo che la Marchesa aveva continuato a coltivare, al di fuori delle aree da lui disegnate, nuove piante, provenienti da aree anche molto diverse (dalle piante mediterranee, a quelle australiane, a quelle della California) e comprese che il suo schema iniziale avrebbe dovuto essere rivisto. I giardini furono ampliati e modificati con nuove collezioni di piante, tra cui eriche, ortensie, rose antiche e camelie, per soddisfare la passione botanica di Lavinia.
Seguendo il consiglio di Page la Marchesa disegnò lungo sul
fianco della collina una scalinata rettilinea (l'attuale Viale Bianco) che
scendesse nella zona inferiore, creò un lago artificiale, e continuò a
disegnare giardini seguendo i consigli del maestro Russell Page.
Dopo gli anni Ottanta furono riviste alcune zone del
giardino, per organizzare con più attenzione il concetto delle stanze tematiche
e per migliorare ancora gli accostamenti di forme, di fogliame, di tinte delle
piante.
Sparirono i colori più sgargianti e le piante più esotiche per
creare un giardino che riuscisse a proporre schemi di colore più delicati, giochi
di pieni e vuoti accuratamente controllati con le potature, rigore nel disegno
e controllo nella gamma di piante proposte. Fu così che nacquero alcuni fra i
giardini più noti e belli come la Valle delle rose, il Viale bianco, il
Giardino degli ulivi.
Molte delle piante coltivate sono state cambiate con gli anni;
al contrario, però, l'organizzazione degli spazi del giardino ha resistito nel
tempo.
Le ultime modifiche del giardino risalgono a pochi anni fa: a
metà degli anni Novanta la bordura grigia di Page ,ormai soffocata dai pini,
venne trasferita oltre la recinzione del giardino, in un'area completamente
dedicata ad un vecchio frutteto.
Inoltre in quegli anni il giardino venne aperto al pubblico e
ogni anno in primavera e in autunno viene organizzata una mostra mercato
di giardinaggio.
Con la scomparsa di Lavinia, nel 1997, l'espansione dei nuovi
giardini venne sospesa ma il suo grande lavoro ha lasciato a disposizione
del pubblico un giardino unico in Italia, nel quale è possibile godere di un ambiente
incantato. La Landriana costituisce infatti uno stimolo ed una fonte
d'ispirazione preziosa per chiunque intenda avvicinarsi al giardinaggio.
Schema del Giardino
6. Viale dei Cipressi
Tra i muri di Pittosporum tobira una bordura di
Liriope muscari punteggiata da cipressi.
19. La valle delle Rose “Mutabilis”
Una moltitudine di “Mutabilis” sopra un mare scuro di Ophiopogon
japonicus. Sugli alberi di Melia azederach si arrampica una rosa tea
ormai molto rara, la “Belle Lyonnaise”.
9. Valle delle Rose Antiche
Una valle di rose profumate che crescono in aiuole in forma
libera, accompagnate da lavande, timi e nepeta. I toni delle rose vanno dal
bianco candido ad ogni sfumatura di rosa e cremisi. Quando le rose prendono il
loro riposo di mezz’estate, sorgono tra loro tanti arbusti fioriti di Pavonia
rosea. La pavonia è un piccolo arbusto perenne della famiglia delle Malvaceae.
I fiori sono rosa, simili a quelli dell’ibisco e presenta una fioritura molto
prolungata.
8. Viale bianco
Una lunghissima gradinata fiancheggiata da largeh bordure di Iberis,
Armeria, Gaura e Salvia leucantha come Rosa
Romneya, Carpenteria, Hibiscus “White la France” Hoheria e Sorbus tutti sui toni del bianco e del rosa chiaro.
Alti alberi di canfora racchiudono una stanza caratterizzata
dalla presenza di una vasca. Le scarpate sono rivestite di Buxus; intorno
alla vasca vasi a fioriture stagionali
12. Giardino all’italiana
Il regolare disegno dei quadri e dei rettangoli delle siepi di
alloro, i quadrati di evonimo contornati di verbena lilla e le file di Magnolia
grandiflora hanno reso questa stanza tra le più conosciute tra i Giardini della
Landriana.
7. Giardino degli ulivi
Sotto i vecchi ulivi bordure miste cromposte da piccoli arbusti,
erbacee perenni e bulbose, tutti con fiori sul lilla o giallo; tulipani, agli, Tulbanghia,
varie Lamium, Salvie, Ruta graveolens, Phlomis fruticosa e
Rose.
4. Giardino degli Aranci
Uno dei Giardini “formali” della Landriana; un rigoroso disegno
geometrico che sposa le forme perfettamente regolari, a palla, degli alberetti
di arancio e delle sfere di bosso ai loro piedi.
2. Viale delle Rose “Bonica”
Sulla sinistra della lunga prospettiva le “stanze” di Rose
incorniciate da una siepe di Eyonymus japonicus microphyllus Variegatus; sulla destra cascate rigogliose di Convolvulus sabatius e Polygonum biflorum ed
alcuni arbusti assai rari come Colletia cruciata e Budleya
altenifolia.
23. Collezione di Ortensie
Moltissimi esemplari di diverse varietà di Hydrangea
macrophylla crescono sotto i pini appena fuori al giardino
21. Il prato blu
Un grande prato che ospita, come dice il nome, piante in
prevalenza blu, messe in risalto dalla massa di rose “Swany” ed altre piante
bianche. Poi ci sono Agapanthus, Salvia x Indigospire e Salvia
misella ed anche piante semplici come le campanule e la Pervinca; ma
l’orgoglio di questo giardino sono i Ceanothus, con la loro fioritura
imbattibile di ogni tonalità di blu.
22. Il giardino Grigio
Alla Landriana è sempre stato presente un giardino grigio; oggi
questa stanza si trova in un viale di ulivi dove si trovano splendidi Echium,
i cisti, le lavande, tutte le artemisie, le Westringia e mille altre
piante, comprese le rose “Iceberg”. E siccome l’acqua non deve essere mai
lontana in un giardino mediterraneo, in fondo si nasconde la Fontana Segreta.
Altre stanze:
1. Cortile del Carrubo
Nell’ottagono centrale, sotto al carrubo, un denso tappeto di Lippia
repens.
3. Giardino delle Eriche
Una piccola giungla, tappezzata di mille eriche con molte piante
australiane.
5. Giardino dei Viburnum
Un altro dei giardini formali in cui dominano la semplicità e le
proporzioni: Viburnum tinus ed una massa di tulipani rosa ad aprile
10. Angolo delle Magnolie
La valle delle rose è confinata verso nord da un folto gruppo di
magnolie, alcune a fioritura estiva come la rara Magnolia delavayi, altre
a fiore primaverile.
11. Piccoli giardini formali
Sono a terrazza con piramidi di Trachelospermum Jasminoides.
14. Giardino dei Meli
Sotto gli alberi di meli ed alcuni ciliegi da fiore, dei Rhaphiolepis ed
un tappeto di piccolissime margherite (Erigeron karvinskianus) e violette.
15. Il bosco
Collezioni di camelie affiancate da arbusti rari come Gordonia
chrysantha, Enkianthus campanulatus e vari Cornus e Leucothoe e
tutta una collezione di edere.
16. Il lago delle calle
I cipressi di palude, i Taxodium distichum, sono gli alberi
più importanti del lago. Immancabili ed insolite sono le enormi foglie della Gunnera
manicata.
17. Il bosco dei ciclamini
Un angolo molto tranquillo tappezzato con un fitto manto di
Ciclamini.
18. Il prato dei Prunus
Un bello spazio aperto rallegrato dalla fioritura primaverile di Prunus
padus e Prunus Accolade.
20. Il giardino della quercia
Helleborus, Narcissus e Bergenia crescono sotto l’ombra
delle querce in compagnia di molti arbusti.
0 commenti :